Il fenomeno degli abusi sessuali collettivi all'interno di scuole d'infanzia è esploso in Italia nei primi anni 2000, propagandosi rapidamente sul territorio nazionale - in qualche caso coinvolgendo intere città , infestate dal sospetto dell'esistenza di organizzazioni pedofile dedite a crimini nei confronti degli alunni - con il susseguirsi di nuovi casi sospetti, denunce, allarmi, smentite e dichiarazioni dei bambini sempre più sconvolgenti, accompagnate da disagi psico-fisici. Le accuse hanno travolto da un lato persone non solo incensurate ma del tutto insospettabili - perlopiù insegnanti e ausiliari all'interno delle strutture scolastiche - e dall'altro le famiglie delle presunte vittime, persone altrettanto oneste e di certo estranee a qualsivoglia intento calunniatorio. Il libro, senza negare l'esistenza di tale tipologia di reato, spiega come e perché le accuse possono prendere corpo anche senza un substrato di realtà , intrappolando i genitori giustamente preoccupati per la tutela dei loro figli ma non di rado anche gli inquirenti ed i professionisti (psicologi, neuropsichiatri infantili ecc.) deputati a compiere indagini assai delicate, in primis sui piccoli testimoni presunte vittime.
L’abuso sessuale collettivo come un effetto nocebo sociale / Mazzoni, Giuliana. - (2016).
L’abuso sessuale collettivo come un effetto nocebo sociale
Giuliana Mazzoni
2016
Abstract
Il fenomeno degli abusi sessuali collettivi all'interno di scuole d'infanzia è esploso in Italia nei primi anni 2000, propagandosi rapidamente sul territorio nazionale - in qualche caso coinvolgendo intere città , infestate dal sospetto dell'esistenza di organizzazioni pedofile dedite a crimini nei confronti degli alunni - con il susseguirsi di nuovi casi sospetti, denunce, allarmi, smentite e dichiarazioni dei bambini sempre più sconvolgenti, accompagnate da disagi psico-fisici. Le accuse hanno travolto da un lato persone non solo incensurate ma del tutto insospettabili - perlopiù insegnanti e ausiliari all'interno delle strutture scolastiche - e dall'altro le famiglie delle presunte vittime, persone altrettanto oneste e di certo estranee a qualsivoglia intento calunniatorio. Il libro, senza negare l'esistenza di tale tipologia di reato, spiega come e perché le accuse possono prendere corpo anche senza un substrato di realtà , intrappolando i genitori giustamente preoccupati per la tutela dei loro figli ma non di rado anche gli inquirenti ed i professionisti (psicologi, neuropsichiatri infantili ecc.) deputati a compiere indagini assai delicate, in primis sui piccoli testimoni presunte vittime.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.